domenica 28 ottobre 2012

Eterotopie

Ci sono dunque paesi senza luogo e storie senza cronologia; città, pianeti, continenti, universi, di cui sarebbe certo impossibile trovare traccia in qualche carta geografica o in qualche cielo, semplicemente perché non appartengono a nessuno spazio.
Probabilmente queste città, questi continenti, questi pianeti sono nati, come si suol dire, nella testa degli uomini o, a dire il vero, negli interstizi delle loro parole, nello spessore dei loro racconti o anche nel luogo senza luogo dei loro sogni, nel vuoto dei loro cuori; insomma è la dolcezza delle utopie.
Credo tuttavia che ci siano – e questo in ogni società _ delle utopie che hanno un luogo preciso e reale, un luogo che si può localizzare su una carta; utopie che hanno un tempo determinato, un tempo che si può fissare e misurare secondo il calendario di tutti i giorni.
E’ molto probabile che ogni gruppo umano, quale che sia, si ritagli dei luoghi utopici nello spazio che occupa, in cui vive realmente, in cui lavora, e dei momenti ucronici nel tempo in cui si affaccenda e si agita.

un frammento da Utopie Eterotopie di Michel Foucault



Zavorre 2012 installazione site specific | Santa Maria Maggiore | Bergamo

La mia eterotopia è qui, un luogo dove per qualche istante il mio peso sommato a quello degli altre permette la sospensione di entrambi.

Peso+peso=leggerezza